Il codice deontologico è lo strumento scritto e reso pubblico che stabilisce e definisce le concrete regole di condotta che devono essere rispettate nell’esercizio di un’attività professionale.
Il Codice Deontologico, predisposto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi il 28 giugno 1997, approvato per referendum il 17 gennaio 1998 ed entrato in vigore il 16 febbraio 1998, costituisce la guida operativa, alla quale gli iscritti devono riferirsi nella loro pratica professionale, a tutela dell’utenza e ai fini di un corretto esercizio della professione.
Il codice deontologico rappresenta, in altre parole, la carta d’identità dello psicologo e una guida che orienta e rassicura. Per questo il codice deontologico intende raggiungere due obiettivi: riconoscersi e farsi riconoscere.
Il Codice Deontologico non ha il valore di legge, ma di norma di riferimento interna alla categoria, fondata su principi etici e regole di comportamento condivisi. Dal rispetto di queste norme derivano, di fatto, il decoro, la dignità e la correttezza della professione.
Gli iscritti all’Ordine degli Psicologi hanno l’obbligo di conoscerlo e di rispettarlo. L’inosservanza delle norme deontologiche può portare a sanzioni disciplinari, compresa la sospensione e la radiazione dall’Albo.
Il testo è costituito da 42 articoli, suddivisi in 5 capitoli: principi generali, rapporti con l’utenza e la committenza, rapporti con i colleghi, rapporti con la società , norme di attuazione.
L’area della responsabilità individuale e sociale della professione di psicologo è ampia e delicata. Egli sa che, nell’esercizio professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri. Il suo operato, pertanto, deve sempre essere ispirato a principi di riservatezza, di rispetto, di non discriminazione; all’adozione di teorie, metodi e tecniche, basate sul consenso della comunità scientifica e sui quali ha acquisito adeguata competenza; ad un rapporto con l’utenza basato sul consenso informato e sulla chiara definizione dei tempi, dei modi e dei costi; a rapporti di collaborazione e di sostegno con i colleghi; alla pubblicizzazione delle proprie prestazioni professionali secondo criteri di trasparenza e di veridicità .
Dal 21 al 25 settembre 2023 si è tenuto online il referendum sul Codice Deontologico per approvare le modifiche come da deliberazione del Consiglio Nazionale Ordini Psicologi n. 14 del 28 aprile 2023.
Il Consiglio Nazionale il 29 settembre 2023 aveva preso atto all’unanimità dei risultati del referendum ma, a causa di un ricorso al TAR da parte di alcuni iscritti con richiesta di sospensiva sul referendum, per ragioni cautelari, aveva deciso di attendere il pronunciamento del TAR medesimo sulla sospensiva prima di mandare in vigore le modifiche al Codice. Ciò, come già evidenziato in precedente comunicato, al fine di evitare possibili contrasti applicativi. Orientamento ribadito dal Consiglio nazionale nella seduta del 24 novembre, a seguito del rinvio dell’udienza TAR dal 10 ottobre al 28 novembre. Poiché il TAR, in esito all’udienza del 28 novembre, con ordinanza del 1 dicembre 2023, non ha proceduto alla sospensiva dell’efficacia delle procedure referendarie, sono venute meno le ragioni cautelari e pertanto il Codice Deontologico aggiornato è entrato in vigore dal 1 dicembre 2023, potendo disporre di un sistema normativo certo.