Tornare all’etimologia di una parola è un po’ come scoprire da dove origina qualcosa.
Con Anorexia si indica un disagio in cui la persona coinvolta si rifiuta di nutrirsi per vari motivi.
Rifiuto e Nutrimento potrebbero essere gli ultimi arrivati nel cartone animato Inside out.
Cosa fare di tutte le esperienze vissute? Le tengo, le curo, le proteggo, le lascio andare sentendo che in fondo sono loro che tengono me, sono loro che permettono al cervello di costruire nuove sinapsi di vita vissuta e dunque nutrita oppure le guardo, le scruto, le rinnego e in fondo sono loro che rinnegano me?
Rifiuto e Nutrimento non potrebbero esistere se non nello scambio con qualcos’altro o qualcun’altro ed ecco che l’Altro c’entra sempre nel rapporto con se stessi. Il Rifiuto costruisce confini al di fuori di se stessi, il Nutrimento costruisce confini dentro di Sé e ci saranno volte in cui si apriranno grandi spazi e altre volte in cui basterà quanto serve per respirare.
Se chiediamo alla Nostra lingua italiana di aiutarci ancora, scopriamo che la parola appetito deriva da appetere cioè “aspirare a”, per cui quando manca l’appetito non si aspira più ad avere, sentire, perdere, saziare, levare, colmare.
Ecco perché si può istigare all’anorexia e può accadere a qualsiasi età .
Ciascun individuo nasce intero e integrato, con precise Direzioni di Sviluppo ed Esperienze che complessificandosi diventano Funzionamenti e ciascuno con le capacità e l’ “aspirazione a” star bene con se stessi, nel mondo.