Smart working e motivazione, una leva per la produttività
La motivazione è il carburante della nostra vita sia personale che professionale. Per motivazione si intende una determinata spinta che quotidianamente ci permette di raggiungere gli obiettivi assegnati, la finalità di tale spinta è la soddisfazione di bisogni fisiologici e psicologici, ad es nel caso del lavoro l’acquisto di un capo d’abbigliamento o una vacanza è il bisogno fisiologico di cui abbiamo necessità. Maslow è stato uno dei maggiori studiosi in merito a tale argomento, famosa è la sua teoria piramidale dove bisogni primari e secondari esprimevano il concetto di motivazione. Il concetto di motivazione applicato al mondo lavorativo viene rappresentato come un processo circolare, dove al centro troviamo il bisogno che guida l’individuo ad essere motivato, mentre alla parte destra l’obiettivo da raggiungere per ottenere il bisogno e alla parte sinistra il coinvolgimento utile per continuamente alimentare la motivazione al lavoro quotidiano. Quando si parla di motivazione non possiamo non far riferimento alla produttività, argomento attuale complice il lavoro agile adottato da molte aziende. Il dipendente motivato produce degli effetti sia diretti ad es la fiducia conquistata verso il proprio capo che indiretti come l’immagine positiva che l’azienda ne ottiene.
Smart working VS Motivazione del dipendente: una panoramica generale
Nel lavoro agile, la motivazione ha un ruolo fondamentale, permette di affrontare il lavoro di fronte alle avversità e conquista la fiducia sia del capo che di tutta l’azienda, Secondo recenti ricerche la produttività del dipendente durante questi mesi di lavoro in modalità agile è cresciuta in maniera esponenziale, non tutti i dipendenti però hanno raggiunto gli obiettivi allo stesso modo. Lo smart working ha degli effetti diretti non solo sulla motivazione, coinvolgendo elementi portanti quali:
Da cosa è alimentata la spinta motivazionale?
• Carriera e crescita professionale; • Welfare; • Flessibilità.
Fino alla seconda metà del 2000, il denaro si piazzava sul podio, cosi non lo è stato negli anni a seguire, questo perché le competenze sono retribuite in tutte le realtà imprenditoriali, non è questo che le trattiene, ma al contrario il lavoro per obiettivi, di qualità.
La motivazione guida la nostra vita quotidiana, dal lavoro alla gestione personale, ogni azione richiede un livello motivazionale rilevante, persino andare in palestra. Motivazione si sposa con Benessere del dipendente, se siamo motivati al lavoro produciamo in maniera efficace, questo si è riscoperto grazie al covid, difatti oggi si parla di smart working, per il fatto che motiva il dipendente al raggiungimento degli obiettivi in maniera efficace ed efficiente. La strada è ancora in salita, nei prossimi mesi la sfida che ci appartiene fa riferimento al benessere psicologico di ogni dipendente, benessere che si ripaga non con il mero danaro, ma “coccolando” la risorsa umana a livello motivazionale.