Psicologia e ricerca scientifica: un dialogo possibile
Testimonianze | Dicembre 2021
Autori: a cura del Gruppo di Lavoro - “Psicologia e ricerca scientifica: stato attuale e prospettive future”

Il Gruppo di Lavoro “Psicologia e ricerca scientifica” è nato nel settembre 2020 dal desiderio di promuovere e stimolare la riflessione sul ruolo degli psicologi siciliani che lavorano, a vario titolo, nel campo della ricerca, e valorizzarne il più possibile la presenza e i contributi scientifici.
Oggi più che mai, l’acquisizione e la sistematizzazione delle conoscenze psicologiche non possono prescindere da un riferimento costante alla ricerca empirica. Al tempo stesso, la ricerca necessita dei dati raccolti sul campo per corroborare le proprie ipotesi e produrre importanti avanzamenti nella comprensione dell’essere umano, sia da un punto di vista individuale che sociale.
Su questa scia, il 6 novembre 2021, è stato proposto il primo evento organizzato dal nostro Gruppo: il webinar “La ricerca in psicoterapia”. L’evento aveva l’obiettivo di rendere noti i metodi di ricerca applicati al campo della psicoterapia e di presentare una rassegna delle attuali evidenze empiriche che offrono al clinico l’opportunità di valutare con maggiore accuratezza gli elementi coinvolti nell’esito del trattamento. A prendervi parte sono stati la Dott.ssa Valentina Lucia La Rosa, Coordinatrice del GdL “Psicologia e ricerca scientifica”, il Prof. Santo Di Nuovo, Professore Ordinario di Psicologia dell’Università di Catania e Presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia, il Prof. Gianluca Lo Coco, Professore Ordinario di Psicologia Clinica presso l’Università di Palermo e Presidente della SPR-Italia (Società per la Ricerca in Psicoterapia), la Dott.ssa Federica Sciacca, Psicologa e Psicoterapeuta specializzata presso l’Istituto di Gestalt HCC Italy, attualmente dottoranda presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania, e la Dott.ssa Maria Moschetto, Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale, già Psicologa nell’area specifica della Riabilitazione Oncologica presso U.O. di Oncologia Medica, A.O.U. “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania, attualmente presso ASP Catania e ASP Ragusa.
Il programma ha previsto, dopo una breve presentazione delle attività del Gruppo di Lavoro a cura della Dott.ssa Valentina Lucia La Rosa, l’approfondimento della storia e dei metodi della ricerca in psicoterapia, a cura del Prof. Santo Di Nuovo, la trattazione della ricerca sugli outcome e sugli aspetti trasversali della relazione terapeutica, a cura del Prof. Gianluca Lo Coco, la presentazione del CORE-OM, strumento di valutazione dell’efficacia della psicoterapia, a cura della Dott.ssa Federica Sciacca e, infine, l’approfondimento dell’efficacia della psicoterapia nel trattamento della depressione tramite uno studio di meta-analisi, a cura della Dott.ssa Maria Moschetto.
La ricerca in psicoterapia durante la storia ha attraversato fasi diverse. Inizialmente, dagli anni ‘50 agli anni ‘70, l’interesse era soprattutto rivolto al risultato della psicoterapia, con l’obiettivo di giustificare la sua funzione sul piano scientifico e di legittimare la sua importanza nel contesto sociale. Successivamente, dagli anni ‘60 agli anni ‘80, l’interesse fu spostato dallo studio del risultato allo studio del rapporto tra processo e risultato. A partire dagli anni ‘70 fino a oggi, l’interesse è stato rivolto, in misura sempre maggiore, all’analisi dei “microprocessi” terapeutici.
Inoltre, esistono due settori nei quali è consuetudine dividere il campo della ricerca in psicoterapia, ovvero l’Outcome research e la Process research. L’Outcome research, ovvero ricerca sul «risultato», si occupa di misurare il risultato della terapia attraverso una valutazione delle differenze che intercorrono tra lo stato precedente e lo stato successivo al trattamento, mediante l’impiego di strumenti standardizzati. La Process research, ovvero ricerca sul «processo», è finalizzata ad indagare le dinamiche responsabili del cambiamento del paziente nel setting terapeutico. A titolo esemplificativo, è possibile citare lo studio dell’alleanza terapeutica, la quale può essere valutata e misurata nel corso del trattamento.
Uno strumento standardizzato impiegato per misurare il risultato della psicoterapia è il Clinical Outcomes in Routine Evaluation – Outcome Measure (CORE –OM) (Mellor-Clark e al., 2000; Palmieri et al., 2006), che viene applicato in molti servizi di psicoterapia in tutta Europa. Lo strumento fornisce alcune indicazioni utili al clinico sia sul caso singolo che sull’esito dei servizi psicoterapeutici erogati dalla struttura di cui far parte. Altresì, può essere utilizzato all’inizio e alla fine del trattamento, nel corso della terapia e negli incontri di follow-up. In particolare, il CORE-OM è composto da 34 domande e misura quattro aree: benessere soggettivo, sintomi/problemi come sintomi depressivi, sintomi ansiosi, sintomi fisici ed effetti del trauma, Funzionamento, come relazioni significative, funzionamento generale e sociale, e rischio per sé e per gli altri.
Una metodologia di valutazione degli effetti della psicoterapia è la meta-analisi che, a partire dall’ormai classico lavoro di Smith, Glass e Miller (1980) [1], è stata spesso applicata per integrare e sintetizzare gli effetti ottenuti da una serie di studi sul medesimo argomento e individuare i fattori che intervengono a ‘moderare’ tali effetti. Le meta-analisi sono rassegne sistematiche, in cui sono precisati i metodi statistici impiegati, le modalità di valutazione dell’omogeneità dei risultati, e le modalità di presentazione degli stessi, in modo tale da poter combinare quantitativamente i risultati provenienti da più ricerche [2]. L’indice quantitativo maggiormente utilizzato per aggregare i risultati di più studi, che spesso sono eterogenei relativamente, ad esempio, agli strumenti di valutazione dell’esito, è l’effect size che ‘esprime il grado in cui il fenomeno è presente nella popolazione [3] . La letteratura empirica relativa all’efficacia della psicoterapia nel trattamento della depressione illustra chiaramente la questione delle evidenze contrastanti in quest’ambito messe in luce anche da narrative review che giungono frequentemente a conclusioni poco chiare e incoerenti. Considerato l’elevato numero di studi e la complessità dei risultati, la meta-analisi [4] presentata in occasione del webinar [5], ha permesso di testare l’ipotesi di efficacia della terapia cognitiva vs. comportamentale nella riduzione della sintomatologia depressiva, entro uno stesso modello di riferimento, attraverso l’esame degli effetti calcolati secondo il criterio clinico di miglioramento (Meaningfulness) o mediante il criterio statistico delle differenze pre-post (Significant). I dati emersi si sono rivelati molto interessanti, supportando l’efficacia della psicoterapia pur valutata con logiche differenti (significatività clinica vs. statistica), escludendo la superiorità di un modello di riferimento sull’altro, individuando, quale fattore ‘moderatore’ il setting e, dato confortante, la stabilità nel tempo del cambiamento indotto.
In conclusione, questo webinar rappresenta sicuramente un punto di partenza per avviare un serio lavoro di promozione e valorizzazione della ricerca scientifica in ambito psicologico al fine di offrire ai clinici informazioni utili che possano aiutarli nel valutare in maniera sempre più accurata i propri interventi in ambito psicoterapeutico.

Note

[1] Smith, M. L., & Glass, G. V. (1977). Meta-analysis of psychotherapy outcome studies. American Psychologist, 32, 752-60.

[2] Di Nuovo, S. (1995). La meta-analisi. Fondamenti teorici e applicazioni nella ricerca psicologica. Roma: Borla.

[3] Hedges, L. V., & Olkin, I. (1985). Statistical methods for meta-analysis. San Diego, CA: Academic Press; Crocetti, E. (2015). Rassegne sistematiche, sintesi della ricerca e meta-analisi. North Charleston, SC, USA: CreateSpace.

[4] M. Moschetto, S. Di Nuovo (1996). Meta – Analisi degli effetti della psicoterapia nel trattamento della depressione. [manoscritto non pubblicato].  Facoltà di Psicologia. Università degli Studi, Palermo.

[5] Linee guida per la pubblicazione di una meta-analisi. American Psychological Association (2010). Publication manual of the American Psychological Association, 6th Ed. Washington, DC: American Psychological Association.

 

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