Simposio della psicologia della Magna Grecia (30/06/2023)
Recensioni | Luglio 2023
Autore: Donatella Ardito

Giunto nella quinta edizione tra lo stupore e la carica di entusiasmo che precede sempre un evento, ha avuto avvio il quinto “Simposio della psicologia della Magna Grecia” il 30 giugno del 2023 dal titolo “Dialoghi sul Trauma. Riflessioni condivise tra Psicologi dell’area Iblea”, con il patrocinio gratuito dell’Ordine degli Psicologi della Sicilia.
La città che ha ospitato questo appuntamento è stata per la prima volta Ragusa, bomboniera culturale del patrimonio Unesco dell’area iblea che è succeduta ad Acate, sede storica in cui è nato l’evento e svolto per le precedenti quattro edizioni.

In origine, il Simposio era un evento che si svolgeva nell’antica Grecia ed era un conviviale dove si discuteva di filosofia e di politica. Proprio questo è stato l’intento del dottor Salvatore Stornello, Psicologo di Acate, cioè quello di riportare l’evento nell’era contemporanea, parlando però di psicologia. Gli studi giovanili del collega Stornello, infatti, sono iniziati con la filosofia e più nel dettaglio con la curiosità del celebre mito della caverna di Platone, allievo di Socrate che, secondo il Dott. Stornello fu il primo psicologo della storia perché affermava “conosci te stesso” e quindi lo scavo interiore come cura dell’anima.

Questa passione filosofica è stata pertanto concretizzata e tradotta in evento grazie e allo spirito d’iniziativa del Dott. Stornello che in questa quinta edizione è stato anche moderatore.

A dare inizio ai lavori, sono stati i saluti istituzionali della Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, la Dott.ssa Gaetana D’Agostino che, dopo aver attraversato l’entroterra siciliano appositamente per partecipare all’evento, ha manifestato con affetto e solarità il compiacimento per un’iniziativa così partecipata e nata in uno dei territori più periferici della Sicilia. La presenza della Dott.ssa D’ Agostino è stata una vera e propria ventata solidale, affettuosa e augusta che ha portato sostegno istituzionale verso il gruppo di psicologi protagonisti dell’iniziativa.

Così come in un teatro greco, senza sipario, gli attori entrano in scena esponendosi direttamente al pubblico così anche i relatori del Simposio si sono susseguiti in sette dialoghi sul tema comune del trauma affrontandone diversi aspetti scientifici.

La parola iniziale è stata data alla Dottoressa Psicologa Maria Rossella Iacono in dialogo aperto con l’uditorio su “Il segreto: traumi e silenzio”, approfondendo in ottica sistemico-relazionale il ruolo che segreti e silenzio detengono nel perpetuarsi del trauma e nel definire l’organizzazione del sistema familiare.

La Dottoressa Psicologa Donatella Ardito ha catapultato nel dialogo le onde traumatogene che vengono attraversate dai migranti, in un viaggio che ha inizio da una scelta ardua e, altrettanto audace la loro intenzionalità di contatto verso una cultura lontana da quella d’origine, in cui sulla base della relazione, anche formativa, possano un giorno loro stessi dare un contributo concreto alla Società.

La Dottoressa Donatella Ardito ha aperto un dialogo dal titolo. “Sulle onde di un trauma. Negli occhi dei migranti” coinvolgendo la Dottoressa Sociologa Marina Domenica con la quale ha “affondato i remi” sulla toccante storia esperita da un migrante. Emotivamente intensa ed emozionante è stata la chiusura dell’intervento con una poesia scritta da Marina Domenica.

Il Dottor Giuseppe Licitra ha presentato una relazione dal titolo “Il buco germoglia”, descrivendo l’intervento psicologico di equipe realizzato in una scuola elementare per favorire l’elaborazione collettiva di un lutto improvviso per la morte di un’insegnante. Il Dottor Licitra ha dialogato con il Dottor Stornello sulle opportunità che possono “germogliare” dal una ferita profonda generata da un trauma. Il Dottor Salvatore Stornello, con grande generosità, ha coinvolto emotivamente l’uditorio raccontando la propria esperienza personale di trauma e la storia di resilienza che ne è scaturita e dalla quale è nata una pubblicazione autobiografica dal titolo “Oltre le faglie del dolore. Una storia di vita e di resilienza”.

La Dottoressa Psicologa e Psicoterapeuta Simona Fermo ha portato la tematica “Trauma e disturbi di personalità” illustrando l’evoluzione di un caso clinico in cui emerge la complessità del vissuto del trauma e il ruolo decisivo del supporto psicologico per il miglioramento dei sintomi e della sofferenza. La Dottoressa Fermo ha dialogato con la collega Giulia Battaglia su aspetti teorico-metodologici circa la lettura e l’intervento.

La dottoressa psicologa Maria Amelia Giurdanella ha esposto la sua presentazione sul tema “Trauma, Stress e Cervello”, analizzando l’influenza dell’aspetto ambientale, del livello stressogeno e della funzione cerebrale che danzano all’unisono in quanto nessuna componente può prescindere dall’altra. Il dialogo si è aperto alla Dottoressa Psicologa e Psicoterapeuta Vania Blanco che ha supportato la tesi esposta e ha dato il suo professionale contributo.

La dottoressa psicologa Sarah Jhurree ha fornito all’auditorium un biglietto di viaggio verso la reminescenza di esperienze critiche nonché traumatiche di eventi esperiti dalla popolazione globale. Un viaggio in tutto il mondo che ha accorciato le distanze attraverso il suo chiarimento nei confronti della terapia online e di come persone appartenenti a luoghi distanti, possono instaurare una relazione professionale e curativa grazie alla terapia online. Il suo intervento dal titolo:” L’evoluzione della psicoterapia nell’era post Covid: il trattamento online del trauma evolutivo, il caso di S.” si è aperto al dialogo con la dottoressa Simona Fermo che è intervenuta con domande curiose e professionali. E hanno avuto risposte chiare e pronte da parte della Dottoressa Jhurree.

La dottoressa Barbara Bonsignore ha narrato e spiegato il mito di Medea data da una rilettura psicologica fornita per mezzo di un interessante confronto tra Freud e Jung.

Una lettura duplice del significato psicologico sul trauma che ha visto aperto il dialogo con la dottoressa psicologa e psicoterapeuta Vania Blanco che ha esplicitato dapprima il suo spiccato interesse per la mitologia e in seguito ha esposto la visione sulla situazione traumatica esperita da Medea sia nella sua bellezza che nella sua complessità.

Il simposio si è confermato ancora una volta un’opportunità semplice per avviare confronto con più professionisti e ha fornito ai partecipanti un senso di appartenenza e nutrimento arricchente. Un nutrimento che vale sia per la cognizione che per la psiche, ma anche un arricchimento umano mediante un clima di festa, cordialità e dalla semplice voglia di stare insieme a dialogare per condividere pareri, saperi e considerazioni.

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