“A scuola di differenza di genere” Un progetto di prevenzione primaria con adolescenti
Esperienze progettuali | Agosto 2025
Autori: Carla Floritta - Laura Toscano

La violenza di genere rappresenta una problematica sociale e clinica di rilevanza cruciale, con implicazioni significative per il benessere individuale e collettivo. In particolare, l’ambiente scolastico, in quanto spazio di crescita e socializzazione fondamentale per gli adolescenti, offre un contesto privilegiato per interventi di prevenzione primaria. Il progetto è stato reso possibile attraverso il finanziamento della Regione Siciliana “Arte Di ogni Genere”- Interventi per la promozione della legalità e del rispetto della figura femminile e dell’educazione alle differenze – sperimentazione di modelli didattici per le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Questo articolo presenta un’esperienza di formazione condotto in un istituto di istruzione secondaria superiore; la scuola “Carlo Gemmellaro” di Catania. L’obiettivo del nostro intervento si è concentrato sul promuovere la conoscenza e la consapevolezza degli stereotipi di genere presenti in noi e nella nostra cultura e fornire strumenti per la gestione delle relazioni interpersonali, con un focus specifico sulla prevenzione della violenza di genere. L’intervento si è articolato in diverse fasi con modalità crescenti e ha coinvolto studenti del 2-3-4 anno delle dell’Istituto “C. Gemmellaro” e il corpo docente. Le principali componenti metodologiche includono:

  • Valutazione Iniziale: la valutazione iniziale è stata fatta nel primo dei quattro incontri; attraverso la conoscenza del gruppo abbiamo valutato la consapevolezza degli studenti sulle tematiche di genere, la prevalenza di esperienze di violenza (diretta o indiretta) e le loro percezioni sulle relazioni interpersonali.
  • Moduli in Classe: Cicli di incontri interattivi in collaborazione con i docenti. Questi moduli organizzati su 4 incontri della durata di 2h ciascuno hanno affrontato temi quali:
    • Conoscenza degli stereotipi e dei ruoli di genere a livello personale e culturale
    • Connesso al tema degli stereotipi la conoscenza delle emozioni
    • Riconoscimento delle diverse forme di violenza (fisica, psicologica, verbale, economica, sessuale, online).
    • Sviluppo di competenze comunicative assertive e di gestione dei conflitti in situazioni di ambivalenza tipiche della violenza di genere nelle relazioni
    • Promozione del rispetto, dell’empatia e della parità di genere
    • Informazioni sui servizi territoriali di supporto e sulle risorse disponibili.
  • Sono stati impiegati strumenti specifici per facilitare la riflessione e la rielaborazione emotiva, quali:
    • Discussioni guidate e brainstorming: per stimolare il pensiero critico e lo scambio di opinioni
    • Analisi di casi e scenari: per favorire l’identificazione di dinamiche relazionali disfunzionali
    • Attività esperienziali e role-playing: per sviluppare competenze pratiche nella gestione delle relazioni
    • Materiali audiovisivi: per fornire spunti di riflessione e approfondimento.

L’intervento di formazione si è integrato con l’attivazione di due workshop in plenaria con tutte le classi coinvolte; nel primo incontro insieme al dirigente della polizia postale della Sicilia orientale Marcello La Bella si è parlato con gli studenti delle classi seconde terze e quarte di: Revenge porn, Sexting e di altri reati connessi alla rete. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di sensibilizzazione e prevenzione, offrendo ai giovani strumenti concreti per riconoscere e contrastare le forme di violenza digitale, spesso sottovalutate ma dalle conseguenze gravi. La presenza delle forze dell’ordine ha permesso di approfondire gli aspetti normativi e le modalità di tutela, evidenziando l’importanza di un uso consapevole e responsabile del web come presidio di sicurezza personale e collettiva.

Il secondo incontro con il magistrato di Catania Massimo Principato, il professor di diritto Francesco Lando e l’Avv. Beatrice Pennisi sui temi della legalità e del percorso civile e penale in favore delle vittime di violenza di genere. L’incontro ha approfondito i temi della legalità e del percorso civile e penale a tutela delle vittime di violenza di genere. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi su aspetti fondamentali quali la Magistratura, il Codice Civile e Penale, nonché le disposizioni specifiche per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica. Particolare attenzione è stata dedicata a fenomeni emergenti come il revenge porn e altri reati connessi alla rete, evidenziando l’importanza di un approccio integrato tra diritto e sensibilizzazione per garantire protezione e giustizia alle vittime. Questo workshop ha rappresentato un passo nella formazione civica e giuridica dei giovani, promuovendo una cultura di rispetto e responsabilità; si è parlato con gli studenti di Magistratura, Codice Civile e Penale, Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica, revenge porn, e di altri reati connessi.

L’esperienza condotta ha evidenziato:

  • Un aumento della consapevolezza degli studenti riguardo alle diverse forme di violenza di genere e ai meccanismi che la sottendono
  • Una maggiore capacità di riconoscere gli stereotipi di genere e di metterli in discussione
  • Un miglioramento delle competenze comunicative e della capacità di gestire i conflitti in modo non violento
  • Una maggiore conoscenza dei servizi territoriali di supporto e delle risorse disponibili
  • Un aumento della segnalazione di situazioni di disagio o violenza al personale scolastico
  • Un maggiore coinvolgimento e sensibilità del corpo docente rispetto alla tematica
  • Una maggiore conoscenza della violenza non solo di genere ma anche tra pari nel gruppo classe

La valutazione finale qualitativa è stata effettuata attraverso la discussione finale nell’ultimo incontro. Un aspetto centrale dell’intervento è stata la discussione sul caso studio di una vittima di violenza di genere; i ragazzi hanno esplorato le emozioni coinvolte, i ruoli e la ridefinizione dei confini e dell’immagine di sé nelle vittime.

I risultati di questo intervento in contesto scolastico evidenziano la possibilità di poter intervenire nell’ambito della prevenzione alla violenza di genere. L’integrazione di strumenti specifici all’interno di un approccio di rete in classe rappresentare una strategia promettente per promuovere cambiamenti a livello individuale e comunitario.

L’esperienza realizzata dimostra come l’ambiente scolastico possa diventare un luogo fondamentale per la prevenzione della violenza di genere, agendo non solo sulla conoscenza teorica ma anche sul vissuto emotivo e relazionale degli studenti. Attraverso un percorso strutturato e multidisciplinare, che ha coinvolto studenti, docenti e professionisti esperti, è stato possibile favorire una maggiore consapevolezza degli stereotipi di genere, sviluppare competenze comunicative assertive e promuovere una cultura del rispetto e della legalità. Come psicologhe e psicoterapeute, riteniamo che interventi di questo tipo rappresentino un investimento prezioso per il benessere individuale e collettivo, poiché educano i giovani a riconoscere e contrastare le molteplici forme di violenza, anche quelle più subdole e digitali, e a costruire relazioni sane e paritarie. La prevenzione primaria in ambito scolastico, supportata da un approccio integrato da formazione e diritto, può contribuire a spezzare il ciclo della violenza e a promuovere una società più equa e inclusiva. Infine, il successo di questo progetto sottolinea l’importanza di continuare a investire in iniziative educative e formative che coinvolgano attivamente tutte le componenti della comunità scolastica, affinché il rispetto della differenza di genere diventi un valore condiviso e radicato fin dalla giovane età.

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